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Gatto di Pallas: Tutto sul Manul | Habitat, Comportamento e Conservazione

Alla scoperta del gatto di Pallas: il mondo del manul


Scoprite l’affascinante mondo del gatto di Pallas, un piccolo ma fiero felino selvatico noto per il suo aspetto caratteristico, la natura elusiva e la resilienza ai climi estremi.

Chiamato anche manul, questo straordinario felino ha una storia che attraversa i secoli, dalle montagne desolate dell’Asia centrale fino al suo status di simbolo amato negli zoo e nella cultura online.


Indice dei contenuti

  1. Introduzione al gatto di Pallas
  2. Tassonomia e classificazione
  3. Caratteristiche fisiche
  4. Distribuzione e habitat
  5. Comportamento ed ecologia
  6. Dieta e caccia
  7. Riproduzione e ciclo vitale
  8. Minacce e stato di conservazione
  9. In cattività
  10. Curiosità e cultura popolare
  11. Testimonianze
  12. Domande & Risposte

Introduzione al gatto di Pallas

Il gatto di Pallas (Otocolobus manul), chiamato talvolta anche manul, è uno dei felini selvatici più straordinari della natura. Adattato a sopravvivere in alcuni degli ambienti più inospitali della Terra, questo felino tozzo e dal pelo lungo prospera nelle montagne remote, nelle steppe e nelle aree arbustive dell’Asia centrale.

Conosciuto per il suo viso piatto, le pupille rotonde e il pelo fitto, il gatto di Pallas unisce un aspetto adorabile a un feroce istinto predatorio. Nonostante sia classificato come specie a minor preoccupazione nella Lista Rossa della IUCN, deve affrontare sfide significative a causa della perdita di habitat e delle attività umane.

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Tassonomia e classificazione

Nome scientifico Otocolobus manul
Nomi comuni Gatto di Pallas, Manul
Famiglia Felidae
Genere Otocolobus
Descritto da Peter Simon Pallas (1776)

Sottospecie:

  • O. m. manul: Presente nell’Asia centrale settentrionale e occidentale.
  • O. m. nigripectus: Abita l’Himalaya.

Il gatto di Pallas fu descritto per la prima volta dal naturalista Peter Simon Pallas, che osservò l’animale vicino al Lago Bajkal. Il nome del genere Otocolobus deriva dal greco e significa “orecchio brutto”, anche se molti trovano questo felino tutt’altro che brutto.


Caratteristiche fisiche

Il gatto di Pallas ha dimensioni simili a quelle di un gatto domestico, ma appare più grande a causa del pelo fitto e della corporatura robusta.

Caratteristiche principali

  • Pelo: Grigio chiaro con sfumature giallastre o rossastre. Il mantello cambia con le stagioni, diventando più fitto in inverno.
  • Coda: Folta, con anelli neri e punta nera.
  • Testa e volto: Cranio piatto con piccole orecchie arrotondate poste in basso ai lati della testa.
  • Occhi: Pupille rotonde, a differenza delle fessure verticali tipiche dei piccoli felini.
  • Dimensioni e peso:
    • Lunghezza: 46–65 cm
    • Coda: 21–31 cm
    • Peso: 2,5–4,5 kg

Tabella: Confronto tra gatto domestico e gatto di Pallas

Caratteristica Gatto domestico Gatto di Pallas
Lunghezza del pelo Moderata Molto fitto, lungo
Pupille Fessure verticali Rotonde
Habitat Variabile Regioni rocciose e fredde
Peso 4–6 kg 2,5–4,5 kg

Distribuzione e habitat

Il gatto di Pallas ha una distribuzione ampia ma frammentata nelle praterie montane e nelle zone arbustive dell’Asia centrale.

Area geografica

  • Presente in 16 paesi, dalla Mongolia orientale all’Iran occidentale.
  • Le popolazioni principali si concentrano in Mongolia e Cina.

Preferenze di habitat

  • Altitudine: 3.000–5.050 metri.
  • Terreno: Pendii rocciosi, gole e zone arbustive.
  • Vegetazione: Graminacee xerofite, artemisia e piccoli arbusti.

In regioni come il Deserto del Gobi in Mongolia e l’Altopiano Tibetano, il gatto trova rifugio in fessure rocciose e in vecchie tane di marmotte, che gli permettono di sfuggire ai predatori e alle condizioni climatiche estreme.

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Comportamento ed ecologia

Il gatto di Pallas è un animale solitario e principalmente crepuscolare, cioè attivo soprattutto all’alba e al tramonto.

Struttura sociale

  • Solitaria: Vive generalmente da sola, tranne durante la stagione riproduttiva.
  • Tane: Utilizza grotte, fessure rocciose e tane di marmotte per ripararsi e allevare i piccoli.

Territorio

  • Femmine: I territori variano da 7,4 a 125,2 km².
  • Maschi: Da 20,9 a 207,0 km², sovrapponendosi a quelli delle femmine e talvolta di altri maschi.

Adattamenti

  • Le orecchie basse aiutano a non farsi individuare da predatori e prede.
  • Il pelo fitto isola dal freddo, mentre il corpo compatto conserva meglio il calore.

Dieta e caccia

Il gatto di Pallas è un predatore altamente specializzato, che si nutre principalmente di piccoli mammiferi come pikas e arvicole.

Prede principali

  • Pikas: Una base fondamentale della sua dieta.
  • Roditori: Include gerbilli, arvicole e scoiattoli.
  • Prede occasionali: Uccelli, coleotteri e cavallette.

Strategie di caccia

  • Tende agguati vicino agli ingressi delle tane.
  • Estrae i roditori dalle tane con le zampe affilate.
  • Si apposta per sorprendere le prede tra le rocce o dietro i cespugli.

Riproduzione e ciclo vitale

Stagione riproduttiva

  • Avviene tra dicembre e marzo.
  • L’estro dura soltanto 26–42 ore.

Gestazione e nascita

  • La gestazione dura 66–75 giorni.
  • La femmina partorisce cucciolate di 2–6 gattini in tane o cunicoli.

Sviluppo dei piccoli

  • Neonati: Pelliccia lanuginosa e occhi chiusi per le prime due settimane.
  • Svezzamento: Iniziano a cacciare a 5 mesi e raggiungono la taglia adulta a 6–7 mesi.

Le tane materne vengono scelte con cura, spesso in fessure rocciose o in vecchie tane di marmotte, per proteggere i piccoli dai predatori.


Minacce e stato di conservazione

Minacce

  • Perdita dell’habitat: L’attività mineraria, i progetti infrastrutturali e l’agricoltura distruggono l’habitat naturale.
  • Bracconaggio: Cacciato per la pelliccia e usato nella medicina tradizionale.
  • Predazione: Spesso ucciso da cani domestici.
  • Declino delle prede: I programmi di controllo dei roditori riducono la sua fonte alimentare principale.

Sforzi di conservazione

  • Status IUCN: Classificato come minor preoccupazione dal 2020.
  • CITES Appendice II: Il commercio internazionale è regolamentato.
  • Protetto nella maggior parte dei paesi del suo areale: Con eccezioni, come la Mongolia.

La Mongolia ha leggi di protezione, ma continua a lottare contro il commercio interno di pelli e parti di gatto di Pallas.

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In cattività

I programmi di allevamento in cattività del gatto di Pallas hanno avuto successi alterni a causa dell’elevata mortalità dei piccoli.

Fatti rilevanti sull’allevamento in cattività

  • Tasso di mortalità: quasi il 50% dei cuccioli muore entro i primi 30 giorni.
  • Prima inseminazione artificiale: realizzata allo Zoo di Cincinnati nel 2011.
  • Popolazione in cattività: nel 2018 177 gatti di Pallas erano ospitati in 60 zoo in tutto il mondo.

La Royal Zoological Society of Scotland gestisce lo studbook internazionale del gatto di Pallas, che coordina i programmi di allevamento nell’ambito dello European Endangered Species Programme (EEP).


  • Il gatto di Pallas ha ispirato nel 2008 il celebre meme russo “Pet the cat”.
  • Dal 2012 è la mascotte ufficiale dello Zoo di Mosca.
  • Le sue pupille rotonde, insolite tra i piccoli felini, lo rendono unico nel regno animale.

Testimonianze

«Una gemma vivente degli altipiani»
«Ho visto un gatto di Pallas durante il mio trekking in Ladakh. Il suo aspetto feroce ma adorabile mi ha lasciata senza parole!»
— Emma D., fotografa naturalista, Australia

«La star della nostra visita»
«I miei figli non smettevano di parlare del gatto di Pallas allo zoo. È stato il momento più bello del nostro viaggio!»
— Lucas F., insegnante, Canada

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Domande & Risposte

D1: Dove si può trovare il gatto di Pallas?

R: Il gatto di Pallas vive in diverse regioni dell’Asia centrale, dalla Mongolia all’Iran, preferendo le praterie montane rocciose e le steppe.

D2: Perché i gatti di Pallas sono difficili da avvistare?

R: La loro natura solitaria, il mimetismo e la predilezione per habitat remoti li rendono elusivi.

D3: Come sopravvive il gatto di Pallas ai rigidi inverni?

R: Il suo fitto manto lo isola dal freddo, e si rifugia in fessure rocciose e tane per evitare le condizioni estreme.

D4: Si possono tenere i gatti di Pallas come animali domestici?

R: No, sono animali selvatici con esigenze specifiche che non possono essere soddisfatte in un ambiente domestico.

D5: Come posso contribuire alla conservazione del gatto di Pallas?

R: Sostenete le organizzazioni che lavorano per la tutela dell’habitat, la lotta al bracconaggio e i programmi di allevamento in cattività.


Conclusione

Il gatto di Pallas è una testimonianza dell’ingegno della natura, capace di prosperare in condizioni estreme grazie a straordinarie adattamenti. Sebbene elusivo e misterioso, gli sforzi per la sua conservazione stanno crescendo a livello globale. Che si trovi nelle terre selvagge della Mongolia o negli spazi controllati di uno zoo, il gatto di Pallas continua ad affascinare e ispirare chiunque lo incontri.